Gallerie dell'Accademia

Campo de la Carità, 1049-1050. (Apri Mappa)
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Descrizione

Tra i più importanti musei italiani, tappa fondamentale per la storia dell'arte dal XIV al XVIII secolo.
Le Gallerie dell'Accademia furono istituite con lo Statuto napoleonico del 1807 come corredo didattico per l’Accademia delle Belle Arti, trasferita presso il complesso della Carità. 
Oltre ai saggi degli allievi, inizialmente le Gallerie accolsero anche una collezione di sculture e la raccolta Farsetti di modelli in gesso da statue antiche (da cui derivò al museo la denominazione al plurale di 'Gallerie'), che passarono alla scuola dopo la scissione della pinacoteca nel 1878. 
La raccolta di dipinti si arricchì subito con l'arrivo di molti capolavori sottratti alla dispersione seguita alle soppressioni ottocentesche degli enti religiosi e degli uffici pubblici (per esempio i polittici trecenteschi, le pale d’altare cinquecentesche, i celeberrimi cicli delle scuole di sant'Orsola di Carpaccio, di san Giovanni Evangelista di Gentile Bellini e dei suoi collaboratori, di san Marco del Tintoretto), ulteriormente incrementati dalle collezioni lasciate da privati, tra cui molto importanti quelle Molin (1816), Contarini (1838), Renier (1850), Manfrin (1956) e infine da notevoli acquisti realizzati dallo Stato dopo il 1878 (tra cui la 'Tempesta' del Giorgione). 
Le opere esposte alle Gallerie illustrano doviziosamente la storia della pittura veneziana e veneta dal XIV al XVIII secolo.
Una straordinaria raccolta di opere dei più grandi esponenti della pittura veneta tra i quali Giorgione, G. Bellini, Carpaccio, J. Tintoretto, solo per elencarne alcuni.